martedì 17 dicembre 2013

Dalle Terrazze del Duomo all'esposizione delle 'Gallerie d'Italia', passando per Galleria Vittorio Emanuele II e per i magici mercatini di Natale

E' inutile opporsi alla magia del Natale e a tutto ciò che la ricorrenza religiosa porta con sé: le sfolgoranti luminarie, i profumi e i colori dei tipici mercatini e le canzoni che ogni anno tornano puntuali nelle piazze italiane. Anche il più cinico e anti festaiolo deve cedere a quell'aria di festa che si respira per le strade, alla felicità dei bambini che incontrano per la prima volta Babbo Natale e allo spirito della gente che in questo periodo si dimostra più altruista e incline all'allegria.
Sono pronta a scommettere che non esiste persona che detesti addobbare l'albero, o allestire un presepe o appendere anche solo una decorazione sulla porta d'ingresso. 
A chi non piace girovagare tra le bancarelle o entrare in uno di quei negozi che custodiscono manufatti in legno, statuine di cristallo e palline dorate? E' vero, l'ansia per trovare il regalo giusto è sempre in agguato ma se ci concentrassimo sul fatto che il bello del Natale è trascorrere del tempo in armonia con le persone alle quali vogliamo più bene, tutto il resto sarebbe molto più facile.
Se fino al giorno prima si è combattuta una guerra col vicino di casa, dall'8 dicembre bisogna lasciare da parte i rancori per scambiarsi gli auguri. Forse un po' d'ipocrisia? Secondo me no in quanto se pur per un periodo limitato, quella voglia di essere migliori esiste veramente, il problema è che dovremmo essere capaci di 'allungarla' fino a gennaio, alla primavera e perché no anche all'estate e all'autunno.
So a cosa state pensando: è difficile, quasi impossibile conservare la bontà natalizia perché trascorsa la Befana si ripiomba nella vita di tutti i giorni, stressante e arcigna. Tuttavia, se ci impegnassimo un pochino, riusciremmo a conservare almeno un frammento di quello spirito positivo che a dicembre ci rende persone migliori.
 

Gli allegri mercatini natalizi all'ombra del Duomo di Milano

 

Grazie ai mercatini sembra di essere in Trentino

Questo preambolo sul Natale mi è servito per introdurre la visita al centro storico del capoluogo lombardo: Milano.
Shopping a parte, io e mio marito abbiamo sfruttato parte della giornata per immergerci nelle esposizioni 'Gallerie d'Italia', ospitate nelle splendide sale settecentesche del Palazzo Anguissola e negli ambienti dell'ottocentesco Palazzo Brentani.
L'acceso alla mostra si trova in Piazza Scala ed è completamente gratuito, aspetto gradito e di sicuro incentivo in questo periodo di crisi economica e culturale.
Nei Palazzi sono esposte circa duecento opere dell'Ottocento che ritraggono paesaggi campestri, battaglie, vedute sui laghi e scene di vita quotidiana, facenti parte delle collezioni di proprietà di Intesa San Paolo e Fondazione Cariplo.
Nelle stupende sale marmoree si trovano anche opere di arte contemporanea delle 'Wunderkammer', ovvero 'stanze delle meraviglie'. Le 'Wunderkammer' sono in qualche modo le precorritrici degli attuali musei anche se, nate nel 1500, gli allora facoltosi proprietari delle 'stanze delle meraviglie' collezionavano oggetti per il gusto e l'appagamento del possederli e non per condividerli con il popolo. Le opere delle 'Wunderkammer' legate alla natura, alle sue meraviglie, alla forza e alla potenziale pericolosità per l'uomo, sono quelle che più mi hanno colpito.
Non solo pittura ottocentesca e arte contemporanea. L'esposizione è arricchita dalle Metope del tempio di Canova, ovvero dei bassorilievi in gesso che rappresentano scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. Le metope in gesso servivano come modelli per realizzare le successive versioni in marmo che avrebbero dovuto adornare il fregio del pronao del tempio di Possagno. Le morbidezza delle forme, la leggiadria dei movimenti e la cura dei dettagli fanno di questi bassorilievi dei capolavori che rapiscono il cuore e catturano gli occhi. Purtroppo, delle 32 metope previste ne furono realizzate solo 7 perché Canova morì improvvisamente il 13 ottobre 1822.
 

Salone d'ingresso del Palazzo Brentani



Monumentale vano del Palazzo Anguissola

 

Un coloratissimo caleidoscopio di farfalle dell'artista Damien Hirst

 

Antonio Canova, Danza dei figli di Alcinoo (1790-1792)

 
 

'Creazione dell'uomo' di Antonio Canova

 
Da Piazza Scala ci lasciamo trasportare dal flusso di persone che scorre e invade Galleria Vittorio Emanuele II. Le volte della copertura in vetro e cemento proteggono la piacevole passeggiata tra ristoranti, negozi di abiti griffati, negozi di borse e accessori di lusso e oreficerie che espongono orologi di marchi prestigiosi. Qui c'è anche l'ingresso alla Ricordi-Feltrinelli e la vetrina della più antica libreria d'Italia, la Libreria Bocca nata nel 1775, che mostra orgogliosamente la prima edizione assoluta dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (1825-26), regolarmente in vendita. 
Se alzate per un attimo gli occhi verso i piani più alti degli storici edifici potrete ammirare dipinti, decorazioni e statue che normalmente non si riescono ad apprezzare perché attratti e confusi dal fasto moderno delle attività commerciali.
La Galleria Vittorio Emanuele II è il salotto di Milano, dove chiunque può ammirare ciò che solo in pochi possono acquistare e insieme a Via Montenapoleone e Via della Spiga rappresenta uno dei luoghi dello shopping di lusso milanese.
 
Curiosità: nelle lunette che sorreggono la cupola di Galleria Vittorio Emanuele II sono dipinte le allegorie dei quattro continenti (America, Asia, Africa ed Europa), mentre sul pavimento a mosaico esattamente al centro dell'ottagono compaiono i simboli delle quattro città che sono state Capitali del Reggo d'Italia (Milano, Torino, Firenze e Roma). Superstizione vuole che calpestare i testicoli del toro dello stemma di Torino porti fortuna.
 

Galleria Vittorio Emanuele II

 

Dipinti e decorazioni della Galleria Vittorio Emanuele

 

Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele II

Finalmente l'aria pungente di metà dicembre riempie i nostri polmoni: siamo arrivati in Piazza Duomo e alla nostra sinistra l'elegante imponenza del Duomo ci abbaglia col biancore dei suoi marmi.
L'idea del Duomo nacque nel 1386 con l'arcivescovo Antonio da Saluzzo che volle edificare una nuova Cattedrale al posto di quella di Santa Maria Maggiore. Da quel momento la costruzione si è evoluto pian piano seguendo il susseguirsi delle diverse famiglie nobili che ne hanno finanziato e influenzato la realizzazione. Dall'epoca Viscontea si è passati a quella Sforzesca e poi Borromaica, per arrivare all'ottocento e quindi ai giorni nostri: l'era degli infiniti restauri. 
 
Il Duomo affascina le menti di tutti coloro che ai suoi piedi lo contemplano meravigliati.
La facciata appare scandita dai pilastri, dai cinque portali (quello centrale e i quattro laterali), dalle finestre sormontate da piccoli timpani e dagli gli innumerevoli elementi ornamentali. Le nicchie, le enormi vetrate colorate, le ben 3400 statue decorative e le 135 guglie arricchiscono l'intera struttura rappresentando appieno lo stile gotico e facendo del Duomo uno degli edifici religiosi più grandi e sfarzosi d'Europa.
La sacralità dell'interno toglie il fiato; si procede pian piano in silenzio, rispettosi di quest'opera di bellezza e fascino unici al mondo. Ci si perde nelle cinque navate interne, aggirando le 52 possenti colonne che sorreggono gli archi a sesto acuto. Il marmo trasuda storia, religiosità, dogmi e insegnamenti ecclesiastici, arte, abilità e ingegno dell'uomo.
 
La visita al Duomo non si può considerare completa senza la salita alle terrazze.
Qui si ammirano da vicino i particolari delle decorazioni dal basso indistinguibili, ci si ritrova in una 'selva' perfettamente simmetrica di guglie che regalano uno spettacolo ineguagliabile e si diventa ancor più consapevoli dello straordinario lavoro dell'uomo nel corso dei secoli.
Le guglie sormontate da statue si elevano verso l'alto, trasformandosi in mezzi per raggiungere la salvezza del cielo e la purezza che esso racchiude e la Madonnina, simbolo di Milano, risplende alla luce del sole coronando con eleganza questo sbalorditivo complesso architettonico.
 
I mercatini ci attendono all'ombra del Duomo in un tripudio di aromi, luci e colori. Bancarelle di manufatti natalizi si alternano a espositori di tartufi, salumi, formaggi, ciambelle e cannoli. Venditori di candele, saponi e frutta candita rallegrano l'atmosfera grazie alle mille tonalità della loro merce. Un profumo di caldarroste aleggia nell'aria regalandoci emozioni antiche e senza tempo e per un attimo torniamo bambini, quando tutto il mondo ci sembrava magico, semplice e bello. 

Il maestoso Duomo di Milano


Le imponenti colonne e gli archi a sesto acuto del Duomo


 

Le eleganti guglie del Duomo di Milano


Le guglie svettano verso il cielo quasi a volerne afferrare le nuvole


La celebre Madonnina
 

Il Duomo nelle calde tonalità del tramonto

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un enorme saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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