sabato 19 gennaio 2013

America dell'Ovest on the road: dall'assolata California all'incredibile Sequoia National Park

Il nostro sogno americano on the road...

Vi siete mai chiesti perché quando si parla di viaggio on the road il primo paese a cui si pensa è l’America? Noi l'abbiamo capito percorrendo senza fretta alcune migliaia di chilometri, con il solo obiettivo di goderci l'avventura sulla nostra quattro ruote, comoda e soprattutto con il cambio automatico.
Il piacere di questo viaggio ha inizio fin dalla libreria in cui abbiamo comprato la guida ai parchi e alle città dell'America dell'ovest e la mappa stradale. I numerosi libri di fotografia disposti sugli scaffali con gli scorci più belli di questa parte di mondo ci hanno stregato, entusiasmato e ci hanno irrimediabilmente convinto che almeno una volta nella vita dovevamo affrontare il VIAGGIO ON THE ROAD per eccellenza. 
Per quanto riguarda la ricerca dei pernottamenti potete affidarvi a uno dei tanti motori di ricerca su internet dove troverete una vastissima scelta di hotel selezionabili per prezzo, giudizio, servizi... Comunque quando ci si trova in una metropoli come Los Angeles, San Francisco, Las Vegas, San Diego non è necessario prenotare perché ovviamente l'offerta ricettiva è elevatissima. C'è un maggiore senso di libertà a non fissare in anticipo l'albergo in quanto dentro di noi si sviluppa l'indole del vagabondo senza regole che vive il momento e decide di minuto in minuto il da farsi. Però, se ci si allontana dai grandi centri urbani per esplorare gli stupendi parchi come il Sequoia o lo Yosemite è meglio assicurarsi un posto letto, soprattutto durante l'alta stagione. A mio parere la catena dei Best Western rappresenta un buon compromesso qualità prezzo, se poi possiamo spendere qualcosa in più, solitamente all'interno dei parchi ci sono dei Lodge stupendi (che noi abbiamo ammirato solo dall'esterno). 
 
LOS ANGELES 
Eccoci finalmente atterrati nella californiana ed assolata città degli angeli. Non aspettatevi troppo dalla metropoli in sé, sinceramente a me non ha entusiasmato molto Walk of Fame a parte (la celebre passeggiata sulla cui pavimentazione potrete ammirare le stelle a cinque punte con i nomi di moltissime celebrità). Il punto di forza di Los Angeles sono le magnifiche spiagge dove ci sono veramente le casette dei bagnini come nel telefilm di Baywatch e i surfisti si preparano per cavalcare le onde dell’Oceano. 
 
Consigliatissimo. Un giro a piedi nel fresco e ombreggiato quartiere delle ville dei famosissimi di Beverly Hills e nella via dello shopping più famosa al mondo, la Rodeo Drive. Se poi la vostra passione sono i film o se soltanto avete voglia di un po’ di divertimento da parco giochi, non potete non visitare gli Universal Studios. 

Rodeo Drive a Los Angeles 

Attrazione all'interno degli Universal Studios di Los Angeles

Hulk all'interno degli Universal Studios di Los Angeles 

DA LOS ANGELES A SAN LUIS OBISPO 
Proseguendo verso nord in direzione San Luis non potevamo non fermarci a Santa Barbara per una romantica passeggiata sulla sabbia della lunghissima spiaggia e sui legni del vecchio molo. Non abbiate fretta perché qui regna il relax! Grazie al clima piacevole tutto l'anno e alla posizione, protetta dalla montagne e affacciata sull'Oceano Pacifico, la vita scorre rilassata e serena. 

Spiaggia di Santa Barbara 
 
Il molo di Santa Barbara

Consigliata. Una visita alla alla Missione ed al Presidio di Santa Barbara e, dopo un pomeriggio al mare, potete raggiungere la vicina Downtown e camminare tra i suoi negozi colorati, bar, ristoranti. Se siete stanchi non disprezzerete una sosta all'ombra delle alte piante su una delle tante e comode panchine sorseggiando una bibita fresca. 
 
Visitata Santa Barbara si riparte per Solvang. Credetemi, ne vale proprio la pena fare una piccola deviazione per vedere questa splendida isola danese nel cuore della California nella Santa Ynez Valley, famosissima per i suoi vini. Avete letto bene, ho scritto proprio danese! Qui infatti, temperatura a parte (a fine settembre noi abbiamo trovato 25°) sembra di essere in Danimarca. Passeggiate per la via principale lasciandovi stupire dalle case dai tetti spioventi in stile nordico e curiosate nei negozietti pieni di manufatti e costumi caratteristici. 

La via principale di Solvang con il suo caratteristico mulino e le abitazioni in stile danese

DA SAN LUIS OBISPO A SAN FRANCISCO 
Spettacolare ed incantata! La Cabrillo Hwy, la strada che serpeggiando segue la frastagliata costa è semplicemente meravigliosa e offre degli scorci mozzafiato. Non ci sono molte parole per descrivere il blu dell'oceano che prima lambisce dolcemente le strette spiagge e poi, man mano che si prosegue, scarica tutte le sue onde addosso alle scogliere a picco sul mare. Siamo rimasti talmente catturati che i nostri occhi non volevano più abbandonare quei paesaggi. Ma il viaggio incalza e bisogna macinare ancora tanti altri chilometri prima di raggiungere il prossimo hotel. Con le foto che ho caricato spero di riuscire a trasmettervi anche soltanto una millesima parte della reale bellezza di quei posti e delle forti emozioni che ci hanno regalato. 
 
Vista mozzafiato dalla Cabrillo Hwy

Vista mozzafiato dalla Cabrillo Hwy

Spiaggia vicino a San Simeon

Consigliata. Tempo atmosferico permettendo (noi abbiamo trovato una nebbia talmente fitta che non siamo riusciti a scattare una foto recente) bisogna fermarsi a Morro Bay, poco dopo San Luis in direzione San Francisco, per ammirare il suo caratteristico promontorio Morro Rock e poi visitare l'eccentrico Hearst Castle a San Simeon. Prima di raggiungere San Francisco non si può rinunciare a una se pur fugace, visita a Monterey. Magari anche solo per gustare un buon bicchiere di vino californiano in uno dei pub con vista direttamente sull'Oceano, come abbiamo fatto noi. 
 
Consigliatissima. Una passeggiata lungo il comodo sentiero nella baia di Monterey adagiato sulla bassa scogliera che offre tantissimi scorci naturali da fotografare. 

Scorci indimenticabili sulla baia di Monterey

 


SAN FRANCISCO
Finalmente eccoci arrivati a San Francisco, a mio parere la metropoli più bella nell'ovest degli Stati Uniti e anche una delle più europee di tutti gli USA. Pulita, ordinata e non particolarmente caotica, San Francisco ci ha dato l'impressione di essere una città vivibile, verde, cosmopolita, culturalmente vivace, tollerante, sportiva, moderna, per non parlare poi della sua posizione sulla splendida baia. Insomma, se avessimo la possibilità di scegliere dove trasferirci, San Francisco sarebbe la metropoli in cima alla nostra lista di preferenze. L'unico timore sarebbe la vicinanza alla famosa faglia di Sant'Andrea la cui attività, negli anni, ha provocato diversi terremoti. C'è da dire che però siamo in America, qui le norme antisismiche sono rispettate e gli edifici più moderni sono costruiti seguendo tecniche di progettazione all'avanguardia. San Francisco vi colpirà per i sali e scendi delle colline sulle quali è stata edificata. Alcune di queste sono talmente ripide che percorrendole in tram dall'alto verso il basso, ad un tratto la strada davanti a voi scompare e sembra di prendere il volo verso l'Oceano. Pensandoci, sarebbe bello se veramente quei pesanti mezzi potessero all'improvviso decollare dando la possibilità agli occupanti di ammirare la città dall'alto, per poi atterrare come niente fosse alla fermata successiva. Noi siamo giunti a San Francisco al tramonto e ci siamo goduti lo splendido skyline della città avvolto nel chiarore rosso del sole sotto un cielo sgombro da nuvole. Fortuna vuole che un tempo sereno con temperature miti e senza nebbia ci ha accompagnato durante il nostro soggiorno.  
Girovagando senza fretta per la città vedrete una moltitudine di stili architettonici; passerete dai moderni grattacieli della Market Street, alle case in stile vittoriano affacciate sulla baia, all'ambiente cinese del quartiere di Chinatown e se proprio vi manca la nostra amata cucina, potrete cenare in uno dei tanti ristoranti nel quartiere italiano. Curiosa è la Lombard street, la strada dai ripidi tornanti affiancati da splendide aiuole. Dinamica è la Union Square nel centro della metropoli piena di hotel e negozi di lusso, teatri e gallerie d'arte. Simbolico è il Transamerica Pyramid, il grattacielo dalla caratteristica forma a piramide che si protende verso il cielo. Se volete tornare indietro nel tempo rinunciando alle comodità, fate un giro su un vecchio tram di Milano e poi saltate al volo su uno dei Cable car rimasti, l'antico mezzo di trasporto della città dove la carrozza è agganciata e trainata da una fune sotterranea. Se poi le prigioni non vi incutono timore, una visita ad Alcatraz è quello che fa per voi. Noi purtroppo per mancanza di tempo non ci siamo potuti andare, comunque ricordatevi di prenotare se avete poche ore a disposizione da dedicare alle attrazioni di San Francisco.  
 
Consigliatissimo è esplorare la città in bicicletta spostandovi velocemente e in completa libertà da una zona all'altra. Ci sono molti negozi che offrono questo servizio e quando sarete in hotel basterà chiedere alla reception quello più vicino a voi. Lasciate correre la vostra due ruote fino alla baia, oltrepassate i diversi moli fino a raggiungere il famosissimo Pier 39, un posto davvero incantevole pieno di ristoranti, giostre, negozi di souvenir. Se amate i pesci, l'acquario vi aspetta con il suo tunnel sottomarino e le sue numerose specie e, tornati in superficie, si possono ammirare i leoni marini stesi a godersi il sole sulle chiatte in legno (tappatevi il naso perché l'odore è forte). 
 
Dal Pier 39 buttatevi nel verde del prato ai piedi del Golden Gate Bridge, che la domenica si popola di ragazzi che giocano a calcio, pallavolo, frisbee, persone che corrono con il proprio cane, o semplicemente passeggiano con la famiglia e poi, finalmente, scalate la collina che conduce all'inizio del fotografatissimo ponte per iniziare a percorrerne i circa 2700 metri di lunghezza. Che emozione ammirare San Francisco da una prospettiva diversa, globale, sospesi sopra le acque gelide dell'Oceano sul Golden Gate Bridge! Quello che vi troverete dopo una lunga discesa, una volta arrivati dall'altro lato della baia è l'amena Sausalito. Non spaventatevi se vi sembra di aver caldo, infatti la temperatura rispetto a San Francisco è decisamente più alta. Sausalito è una località turistica rinomata; a noi è piaciuta molto, sarà perché quando ci siamo seduti su una panchina del suo porticciolo addentando un trancio di pizza al salame piccante, ci sembrava di essere in Italia. Tornando indietro fate una deviazione sempre in bicicletta, fino al Golden Gate Park dove, gli scoiattoli americani per nulla intimiditi, non disprezzeranno di certo le vostre attenzioni.
San Francisco ci ha stregato il cuore. Porteremo sempre con noi il senso di libertà culturale che ci ha trasmesso, la sua tolleranza, la perfetta fusione tra modernità e storia, la bellezza della sua baia e speriamo un giorno di tornarci.

Splendide vedute di San Francisco, della sua baia al Pier 39, del Golden Gate Bridge e Golden Gate Park

 








DA SAN FRANCISCO ALLO YOSEMITE NATIONAL PARK 
A malincuore abbiamo lasciato la splendida San Francisco ma i grandi parchi dell'ovest ci chiamano! Così il mattino presto, dopo una colazione sbrigativa, siamo partiti alla volta dello Yosemite National Park proclamato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, per potergli dedicare più ore possibili. Subito dopo l'ingresso al parco abbiamo attraversato una zona appena divorata dalle fiamme dove i vigili del fuoco e gli addetti al parco stavano ancora lavorando per spegnere gli ultimi focolai. Una stretta al cuore ci ha attanagliato il petto vedendo quella che prima era una rigogliosa area ricoperta da piante, ora ridotta ad un mucchio di ceneri. Purtroppo siccità e caldo provocano spesso questi disastri. Noi oltretutto abbiamo visitato il parco in uno dei periodi più secchi, a fine settembre, infatti le splendide cascate dello Yosemite erano inesistenti. Motivo in più per tornarci! Il parco comunque non delude mai e dopo aver percorso una lunga strada in discesa sul fianco della montagna, siamo finalmente arrivati all'imbocco della valle dello Yosemite. Scesi dalla nostra quattro ruote non abbiamo fatto altro che tenere la testa all'insù per ammirare il poderoso granito del 'Capitain' e le alte conifere. Presi dalla nostalgia abbiamo noleggiato anche qui le bici per poter girare nel parco in completa libertà e sentirci in completa armonia con tutte le meraviglie naturali che ci circondavano. Con l'auto ci sembrava: di disturbare il silenzio monumentale del parco, di non portare rispetto alle enormi formazioni rocciose che incombevano sopra di noi e di ferire a morte la vegetazione con lo smog. 

Splendida vista dello Yosemite National Park da uno dei punti di sosta più panoramici

In bicicletta per lo Yosemite Park

Come si è piccoli ai piedi del 'Capitain' nello Yosemite Park

Splendida vista dell' Half Dome dal punto panoramico Glacier Point nello Yosemite Park

Consigliatissimo. Raggiungere lo splendido punto panoramico 'Glacier Point'. Da qui la valle dello Yosemite non avrà più segreti per voi e vi stupirà con uno scorcio mozzafiato. Attenzione però, la strada che conduce a 'Glacier Point' è stretta, ripida, piena di curve e, quando ci siamo stati, c'erano parecchi lavori in corso, inoltre è aperta soltanto durante la bella stagione per cui prima è meglio informarsi.
 
DALLO YOSEMITE NATIONAL PARK AL SEQUOIA NATIONAL PARK  
Io che pensavo di averne già viste di piante alte e grandi...mi sbagliavo di grosso! Perché quando abbiamo iniziato ad avventurarci a piedi nella Giant Forest del Sequoia National Park siamo rimasti a bocca aperta, increduli, affascinati, ammaliati da quei giganti buoni, centenari, anzi millenari. La sequoia 'General Sherman', la pianta più grande (come volume) al mondo, ha più di duemila anni. Mi ha impressionato passeggiare tranquillamente accanto agli esseri viventi più longevi di questo pianeta. A un tratto avrei voluto tornare indietro nel tempo, quando quelle che si ergevano tutte intorno a me erano soltanto delle giovani sequoie, per vedere con i miei occhi tutto ciò che avevamo perso e distrutto o semplicemente era naturalmente mutato.
 
Consigliatissimo.
 Percorrere senza fretta il Congress Trail, il sentiero tra le sequoie, per apprezzare l'intera Giant Forest e non solamente il 'General Sherman', perché la bellezza del parco non è data solo da una pianta ma da tutte quelle che vi crescono. Osservate con attenzione tra la vegetazione e potreste avvistare gli orsi come è accaduto a noi! Purtroppo non sono riuscita a scattare un foto molto chiara in quanto mio marito, spaventato, mi ha costretta ad affrettare il passo...questi uomini! Avventuratevi poi fino a Morro Rock, un'alta roccia in granito nella quale è stata ricavata una lunga scalinata per raggiungerne la sommità e dalla quale si può ammirare una magnifica vista del Sequoia National Park.

Uno scorcio del Sequoia National Park
Non mi sono rimpicciolita! E' la sequoia che è enorme
Tunnel nella sequoia
Morrow Rock nel Sequoia National Park

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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