giovedì 17 maggio 2018

Sua maestà la SAGRADA FAMILIA

Sua maestà la SAGRADA FAMILIA svetta nei cieli di Barcellona assieme alle gru e alle impalcature, ormai divenute parte integrante di questo monumentale edificio; è infatti difficile immaginarlo senza, visto che appaiono nelle fotografie dei turisti, sulle guide e i depliant della città. 
Si tratta del progetto principe dell'architetto Gaudì, iniziato nel 1882 e tutt'ora incompiuto, sebbene il 2026 sia stato fissato come termine di fine lavori, finanziati interamente da donazioni private. Segnatevi perciò tale data se volete ammirarla priva d'intelaiature e ponteggi.
Si rimane a bocca aperta ammirando con la testa all'insù l'elegante compattezza della 
Facciata della natività
Sagrada Familia, elevata a inno della fede cristiana e a una spiritualità basata sui valori dell'amore, dell'armonia, della pace e della generosità. La basilica incarna appieno tali virtù, esaltandole nella meravigliosa facciata della natività nella quale le figure umane sembrano letteralmente nascere dalle decorazioni floreali incise nella pietra. La facciata della natività si contrappone a quella della Passione e a quella della Gloria, e su tutte spiccano le 18 torri (4 per gli evangelisti, 12 come gli apostoli, una per Gesù e una in onore della Madonna) di altezze diverse e sormontate da pinnacoli.       
La Sagrada Familia vista con gli occhi di mio figlio Leonardo
Gaudì si è ispirato alla bellezza della natura per ideare un progetto così ambizioso, studiando le forme di gemme, erbe aromatiche, piante per poi riuscire a scolpirle; è il caso  per esempio dei fiori di lavanda riprodotti sui pinnacoli dell'abside. Le pareti sfoggiano molti gargoyles, ma a differenza dell'architettura gotica dove incarnavano figure grottesche o fantastiche, l'architetto catalano li ha trasformati negli animali che popolano le nostre regioni mediterranee come i gechi e le lucertole, le rane e le salamandre, i serpenti e le lumache. Non solo, pure la frutta trova un proprio posto nel grandioso edificio sulle guglie sormontanti le vetrate; ed è così che nascono cesti pieni di mele, pesche, fichi, nespole, ciliege e melograni.  
Questo forte rimando alla natura viene celebrato anche all'interno grazie ai slanciatissimi pilastri somiglianti ad alberi nerboruti dalla cui sommità s'irradiano i rami di sostegno delle volte del tetto, nonché nella dinamicità delle linee curve e nelle forme irregolari delle pareti. Il tutto è esaltato dalla luce colorata creata dai mosaici policromi, contrastanti con il candore dell'ambiente e capace di dare vita a un'atmosfera magica, surreale, in grado di trasmettere emozioni diverse a seconda delle tonalità del vetro che attraversa. Così le sfumature dell'azzurro diffondono un senso di freddo, quelle del verde ricordano una foresta, mentre quelle del giallo e del rosse propagano calore. 
L'arcobaleno di colori dell'interno
La Sagrada Familia è un inno alla vita, al movimento, alla potenza di madre terra, all'amore che ogni essere vivente è in grado di sprigionare. Leonardo ha corso gioioso fra queste luci, celebrando lui per primo l'immenso genio di Gaudì. 

E' possibile acquistare i biglietti d'ingresso sul sito della Sagrada Familia: http://www.sagradafamilia.org/en/ a partire da un costo di 15 euro per un orario definito. Noi però abbiamo improvvisato e grazie a nostro figlio (bimbi e disabili hanno la precedenza) siamo riusciti a saltare la fila sia alle casse che all'ingresso scegliendo il momento a noi più congeniale. Se però non avete passeggini o carrozzine al seguito vi consiglio di pianificare la visita per tempo su internet, specialmente nei periodi di maggiore affluenza come durante i ponti, le vacanze estive, i fine settimana.   


In queste foto vi presento la magia dell'interno della Sagrada Familia    
















































































Tratto dal diario 'Barcellona con gli occhi di un bambino' pubblicato dalla rivista online Turisti per caso. Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato all'indimenticabile vacanza nella bella città catalana, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': http://turistipercaso.it/barcellona/78849/barcellona-con-gli-occhi-di-un-bambino.html

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere. 

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