mercoledì 31 maggio 2017

Padova, l'elegante sorella veneziana

Tratto dal diario 'Gioielli veneti: Soave, Vicenza e Padova' sulla rivista online Turisti per caso. Se volete leggere per intero il mio diario di viaggio dedicato ai tre gioielli veneti, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso': http://turistipercaso.it/veneto/76158/gioielli-veneti-soave-vicenza-e-padova.html

Capiamo subito di trovarci in una città universitaria per eccellenza per via della moltitudine di studenti che invadono le strade, i baretti e affollano gli atri dei grandi padiglioni universitari. Padova è viva, giovane, dinamica e allegra. 
Vista la bella giornata e la voglia di rilassarci, decidiamo di non chiuderci nei musei sebbene ce ne siano molti e di importanti. Preferiamo girare senza una meta precisa spingendo ormai l'onnipresente passeggino, percorrendo ogni vicolo del cuore cittadino e stupendoci per le tante abitazioni antiche che s'incontrano dopo ogni angolo o dietro a qualche portone. Senza nemmeno accorgerci sbuchiamo in uno slargo occupato dalle bancarelle, dai tanti tavolini esterni dei bar pieni di clienti e da un lungo edificio ornato dagli alti e larghi portici al pian terreno, dal bel loggiato al livello superiore e dal tetto simile alla carena rovesciata di una nave. Ci troviamo in Piazza della Frutta e quello che vediamo è il Palazzo della Ragione
L'elegante Palazzo della Ragione
Ne seguiamo il lato corto mantenendo alla nostra sinistra la Torre degli anziani e facciamo capolino in Piazza delle Erbe. Non la attraversiamo, ma saliamo la ripida scalinata del Palazzo della Ragione per raggiungerne il primo piano ed entrare nel Salone. Niente paura se all'improvviso vi sentite piccoli, perché in un ambiente talmente grande come questo è facile apparire insignificanti. Con i suoi 82 metri di lunghezza e i 27 di larghezza è infatti una fra le aule sospese coperte più ampie d'Europa. Costruito nel 1218 era un tempo la sede dei tribunali. Oggi ospita invece un grande cavallo di legno proveniente da una giostra medievale e la 'pietra del vituperio', ovvero la roccia sulla quale i debitori insolventi dovevano battere il nudo fondo schiena tre volte. Da questa punizione è nato il detto 'restare in braghe di tela'. Ovviamente il Salone è stupendamente affrescato e i soggetti rappresentati sono i mesi, i segni zodiacali e i pianeti. Tutti insieme regalano un effetto meraviglioso (sito internet: http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/palazzo-della-ragione).


Il grandioso Salone nel Palazzo della Ragione
Torniamo a camminare sui lastroni in sasso dell'esterno e arriviamo fino in Piazza Duomo, occupata su un lato dalla semplice facciata color ocra della Basilica di Santa Maria Assunta, con l'adiacente Battistero, e per il resto circondata da bassi edifici in stile veneziano.

I bei palazzi di Piazza Duomo

Pochi passi ci dividono poi dall'elegante Piazza dei Signori, animata dal coro di alcuni ragazzi intenti a festeggiare la laurea e con essa il termine di una porzione di vita dedicata allo studio, alle speranze e alla prospettive per il futuro. Quanti bei ricordi, il ripensarci mi emoziona ancora. 
Bando ai sentimentalismi e torniamo alla realtà. In Piazza dei Signori oltre agli aristocratici palazzi si distinguono la Loggia del Consiglio e la Colonna Marciana col leone sulla cima, ma sopra tutti spicca l'incantevole Torre dell'Orologio poggiante sull'arco di trionfo e impreziosita dall'orologio astronomico, uno dei primi costruiti in Italia.   


In Piazza dei Signori la bella Torre dell'Orologio

I palazzi di Prato della Valle si specchiano nel canale
Per vedere la restante porzione di centro storico, la più lontana, ripercorriamo alcune delle vie appena conosciute e ne calpestiamo delle inedite. 
Eccoci finalmente in Prato della Valle. Ammetto di non aver mai visto prima d'ora uno spazio simile, non a caso è annoverato fra le più grandi e suggestive piazze d'Europa. La verde isola Memmia centrale prende il nome dal Podestà che ne ordinò i lavori ed è circondata da un canale di forma ellittica, come il resto della piazza, abbellito da robusti basamenti e statue. Ci concediamo tutto il tempo per percorrerne i viali, ammirare la Basilica di Santa Giustina insieme ai palazzi circostanti e sederci a riposare al sole. Essere in vacanza significa anche questo, godersi la rilassatezza dello stare fuori casa senza dover guardare l'orologio e osservare, da seduti, le nuove bellezze intorno a noi.


Il magnifico Prato della Valle con le statue che si riflettono vanitose nell'acqua del canale

Ultima tappa in Padova è la maestosa Basilica di San'Antonio in Piazza del Santo. L'esterno ci colpisce grazie ai suoi colori contrastanti: il bianco dei marmi applicati sulla grande facciata principale, l'oro della statua dell'angelo sul cupolone centrale di forma piramidale, il rossiccio dei muri e il grigio tendente al verdognolo delle otto cupole e dei due campanili gemelli. Se l'esterno non lascia certo indifferenti, l'interno è a mio parere ancora più incredibile. Le slanciate colonne, le meravigliose cappelle affrescate, le decorazioni e i bassorilievi, le statue, la magnificenza del presbiterio, l'autentico capolavoro della cappella del santo con i suoi altorilievi in marmo, sono solo alcuni degli elementi che regalano suggestioni forti e indimenticabili. Appena entrati non si sa dove guardare talmente sono le bellezze custodite nella Basilica e bisogna ripetere il percorso di visita almeno due volte per riuscire ad apprezzarle al meglio.


Facciata principale della Basilica di Sant'Antonio

Meritano un giro anche il Chiostro del Noviziato e il Chiostro del Capitolo dai quali si godono degli scorci fascinosi sulla parte superiore della Basilica. 
Chissà se il portoghese Fernando dei Buglioni, poi divenuto il semplice frate Antonio sempre caritatevole verso gli umili, i poveri e gli emarginati, avrebbe apprezzato così tanta magnificenza. Infondo questa monumentale costruzione sacra è a lui dedicata e le sue spoglie sono conservate nella Cappella delle Reliquie. 
Salutiamo la Basilica e con essa Padova. Alla prossima, bella sorella di Venezia, un'altra città veneta ci attende.
     
Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.


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