domenica 25 settembre 2016

Passeggiata d'autunno: Dighe di Campo Moro e val Poschiavina

Quando l'estate finisce gli alberghi si svuotano, i rifugi chiudono, le mucche scendono a valle coi propri pastori abbandonando pascoli e baite e la montagna rimane silenziosa, solitaria, a tratti malinconica: è questo il periodo che io e mio marito preferiamo. Non ci sono problemi di parcheggio, non bisogna fare a gara per arrivare primi al miglior tavolo con panchine e si può godere del silenzio perfetto della montagna o meglio, è possibile rilassarsi ascoltando il gorgogliare delle acque glaciali del fiume mischiato al fruscio delle fronde dei pini mosse dal vento. All'ombra inizia a essere freddo e si ricerca il sole, ormai non più così caldo come nei mesi estivi. 
La diga di Alpe Gera e quella di Campo Moro in Valmalenco sono una meta impraticabile ad agosto ma perfetta all'inizio dell'autunno.

Diga di Alpe Gera vista dal muraglione del bacino di Campo Moro

Superati i pascoli e le baite di Campo Franscia si sale lungo una strada stretta e tortuosa fino a raggiungere il pianoro dov'è ubicato il rifugio Zoia e sotto il quale si apre il grande bacino della diga di Alpe Gera. Alle sue spalle svettano la cima Motta con gli impianti di risalita e le punte innevate del massiccio del Disgrazia.  
La diga di Alpe Gera è un' importante opera d'ingegneria realizzata tra il 1961 e il 1964, ha una capienza massima di 68 milioni di metri cubi d'acqua e le dimensioni dello sbarramento pari a un'altezza di 175 metri e a una lunghezza di 530 metri costituiscono un volume tale sufficiente a contenere il Duomo di Milano. Inoltre è percorsa da uno degli ascensori più alti d'Europa, ben 140 metri.

Diga di Alpe Gera
Poco più avanti s'impone il muraglione di Campo Moro eretto tra il 1956 e il 1958 e costituito da due dighe separate da un grande sperone di roccia. Con la capacità di 11 milioni di metri cubi d'acqua la diga di Campo Moro è sensibilmente inferiore alla 'sorella' sottostante ma possiede comunque dimensioni ragguardevoli grazie ai 96 metri di altezza della sezione est e alla lunghezza totale di 330 metri.

Il bacino di Campo Moro circondato da splendidi ghiacciai
Una volta saliti in cima al muraglione di Campo Moro costeggiamo il lato destro del bacino ammirando l'incredibile panorama sul rifugio Bignami e i ghiacciai retrostanti dai quali discendono cascate d'acqua gelida e grigia. Il sentiero poi si divide in due e bisogna superare la ripida rampa in bitume per giungere all'ameno quadretto dell'Alpeggio in val Poschiavina. Da qui continua l'Alta via della Valmalenco ma noi dobbiamo fermarci qui perché col passeggino è impossibile andare oltre e l'altitudine comincia a essere elevata per un bimbo di pochi mesi. La passeggiata se pur breve è comunque stupenda e tempestata di scorci davvero mozzafiato.   

Rifugio Bignami sopra la diga di Campo Moro
Alpeggio della Val Poschiavina
Altro meraviglioso scorcio della diga di Campo Moro con le sue montagne

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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