mercoledì 9 marzo 2016

LO SPLENDORE DI VENEZIA: Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell'Ottocento

Tratto dal diario 'Innamorarsi di Brescia' sulla rivista online Turisti per caso.

Se volete leggere per intero la nostra gita fuori porta dedicata alla cittadina lombarda, cliccate sul link della nota rivista online 'Turisti per caso':
http://turistipercaso.it/brescia/74902/innamorarsi-di-brescia.html

Vicinissimo a Piazza del Foro lungo Via dei Musei sorge il Palazzo Martinengo Cesaresco nelle cui sale, dal 23 gennaio fino al 12 giugno 2016, è allestita la mostra 'LO SPLENDORE DI VENEZIA: Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell'Ottocento'.

P.S.Essendo vietato scattare delle fotografie ho acquistato qualche cartolina e utilizzato quelle per realizzare delle istantanee. Ovviamente la qualità delle immagini non è delle migliori ma almeno avrete un'idea dei capolavori esposti provenienti da collezioni pubbliche e private di tutta Europa e, magari, questo stuzzicherà la vostra curiosità di visitare la mostra. 


'Venezia sotto la neve' di Giuseppe Borsato
'Il molo dal Bacino di San Marco con Palazzo Ducale' del Canaletto
'Notturno veneziano alle zattere' di Federico Moja
Amanti del noto pittore Canaletto e dell'incantevole Venezia quali siamo, non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione di partecipare all'evento per trascorrere un paio d'ore fra meravigliosi dipinti, talmente realistici da regalarci l'impressione di stare affacciati alla finestra di un albergo con vista su Canal Grande o Piazza San Marco.
Unico neo dell'esposizione è, a nostro parere, la proibizione di scattare fotografie. Raramente all'estero abbiamo incontrato tale divieto (Louvre di Parigi e British Museum di Londra compresi) e sinceramente ci pare davvero assurdo visto che l'arte 'dev'essere di tutti e per tutti', ma ancora una volta l'Italia si è dimostrata un passo indietro denotando una gelosia immotivata, come se pubblicare le immagini della mostra limitasse la curiosità e la voglia di visitarla. 
'Il Canal Grande sotto la neve' di Ippolito Caffi
Se mai è proprio il contrario. Infatti fotografare e mostrare sui social simili capolavori significherebbe raggiungere un pubblico sempre più ampio, soprattutto tra i giovani, un modo potente per appassionare nuovi cervelli. 
Polemiche a parte siamo rimasti estasiati dai quadri esposti. 
Venezia ha da sempre attirato artisti da tutto il mondo e i suoi scorci si prestano a essere catturati con colori e pennelli sulle trame di una tela. 
Ecco quindi ritratti canali, chiese, piazze, palazzi e abitanti in una varietà di sfumature, luci, contesti e condizioni meteo sempre diversi. 
'Acqua alta a Venezia' di Federico Moja
Dalla giornata di sole de 'Il Molo con la Zecca e la colonna di San Teodoro' di Canaletto al pomeriggio invernale de 'Venezia sotto la neve' di Giuseppe Borsato. Dalle atmosfere crepuscolari de 'Notturno veneziano alle Zattere' di Federico Moja al particolare fenomeno che tutt'oggi rende unica la città de 'Acqua alta a Venezia' sempre di Moja. 
D'altronde la corrente vedutista, la cui denominazione deriva appunto dal termine 'vedute', significa rappresentare nel modo più fedele e particolareggiato possibile ciò che l'occhio umano vede, con le stesse sfumature e prospettive, evitando interpretazioni o immaginazioni. A noi piace considerare i pittori vedutisti come una sorta di fotografi senza macchina fotografica e per tale ragione adoriamo le loro creazioni.     


'Il molo con la Zecca e la colonna di San Teodoro' del Canaletto
Per informazioni su costi, orari e molto altro consultate il sito internet: 
http://amicimartinengo.it/?page_id=81

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.


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