sabato 23 maggio 2015

Bellezze di Valtellina: Bormio

Torre Alberti
In una conca gioviale e soliva a 1225 metri di altezza si adagia il paese di Bormio protetto dalle montagne che ne hanno forgiato la ricchezza. Credetemi, vale la pena superare i circa 100 chilometri di strada statale 38 attraverso la bella Valtellina per giungere fin quassù, ai piedi dei valichi alpini carrozzabili più alti d'Europa e delle piste di sci famose in tutto il mondo. Se poi ci aggiungiamo le acque termali sapientemente imbrigliate in tre grandi centri termali, la buona cucina (caratteristica comune a tutta la valle) e la molteplicità di percorsi per gli amanti delle escursioni a piedi e in bicicletta, si comprende il successo di questa località montana. Anche gli amanti dello shopping e del buon vivere non rimarranno delusi e percorrendo la pedonale via Roma potranno lasciarsi tentare dalle boutique, dai negozi di prelibatezze locali e dai ristoranti. 
Tuttavia il centro di Bormio non è solo questo; passo dopo passo si respira la lunga e a volte travagliata storia delle persone che centinaia di anni fa scelsero di formare qui una comunità e le loro vicende sembrano riflettersi sulle pietre degli antichi edifici. La semplice Chiesa di San Vitale per esempio faceva parte del quartiere degli artigiani e sulla facciata si vede ancora l'affresco (se pur sbiadito) del "Cristo della domenica", così chiamato per la leggenda della goccia di sangue apparsa sul corpo del Signore ogni qualvolta il riposo domenicale non veniva rispettato. Poco lontano la Torre Alberti di origine medievale si mostra in tutta la sua imponenza ricordandoci l'illustre passato della nota casata bormiese degli Alberti mentre l'adiacente Palazzo dell'antico ginnasio, donato nel XVII secolo all'ordine dei Gesuiti, testimonia l'importante tappa di alfabetizzazione della zona. 
In Via Roma sopra un negozio ho notato questa massima...
Il cuore del paese si schiude maestoso in piazza del Kuerc (coperchio) sulla quale si affacciavano importanti edifici politici e religiosi. Poggiata ai piedi del Monte Reit la piazza fa parte del reparto (ovvero contrada) di Dossorovina, il più antico di Bormio, e nel corso dei secoli ha subito sostanziali cambiamenti. Curioso conoscere l'origine del nome Dossorovina dovuto alle numerose frane riversatesi lungo le pendici del dosso. Cos'era invece il Kuerc? Detto Coperto di sopra o Coperto nuovo, il grande porticato sostenuto da colonne un tempo era una sorta di tribunale e si contrapponeva al Coperto di sotto o Coperto vecchio sotto le cui volte i notai avevano i loro banchi. 
Nella piazza svettano anche la Torre delle Ore vicino a Casa Alberti e la grande Collegiata dalle tinte pastello dei Santi Gervasio e Protasio. 
Per saperne di più consultate i siti internet: http://www.bormio.it/ , http://www.bormio.eu/ e per i Bagni di Bormio http://www.bagnidibormio.it/

Piazza del Kuerc




La nostra piccola Kira
Se come noi siete accompagnati dai vostri amici a quattro zampe spingetevi nella limitrofa Valdidentro dove i prati coprono il fondo valle e le pinete rivestono i fianchi delle montagne; alzate lo sguardo per scorgere su due speroni di roccia grigia i resti delle torri di Fraele, porta d'accesso per i laghi di Cancano, e godetevi l'aria frizzante e pulita di questo magnifico angolo di Valtellina.
Suggestivo scorcio della Valdidentro. Sulla sinistra in alto s'intravedono le Torri di Fraele

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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