lunedì 11 agosto 2014

Dal Castello di Vezio al pittoresco borgo di Varenna

"Un gufo reale dal gonfio petto maculato e gli occhi gialli somiglianti a lanterne muove elegante le sue enormi ali come fossero pregiati ventagli nelle mani di un'imperatrice. Disegna silenzioso degli ampi cerchi sopra le mura del castello e sorveglia attento i movimenti di una dama che avvolta nel suo lungo mantello scuro si accinge a varcare il portale all'ora del tramonto. Le sagome spaventose di bianchi fantasmi si compongono intorno alla torretta attendendo il calar della notte per gettare il terrore sulla rocca. Intanto dei cavalieri, nelle loro pesanti armature lucide, avanzano verso gli avamposti reggendo una torcia, sola amica durante la guardia e unica luce nell'immensità di un buio profondo senza stelle e senza luna." 

Il Castello di Vezio in versione 'ritratto'
Non è l'inizio di un romanzo, ma la mia fantasia che immagina favole di tempi antichi racchiuse nel chimerico scenario del Castello di Vezio, nato probabilmente in età romana con scopi militari e di vigilanza della strada che da Bellano raggiunge Esino Lario. 
In mezzo a un uliveto spuntano le mura della fortezza che circondano la possente torre in pietra alla quale si accede superando una scalinata e attraversando un ponte levatoio. Dalla sommità la vista spazia a 360 gradi sul dolce scenario del lago di Como tra ville, spiaggette e villaggi e le scoscese montagne calcaree ricoperte di boschi.
Salendo i ripidi scalini all'interno della torrione si può ammirare l'esposizione permanente sul lariosauro, un rettile acquatico estinto nel Triassico Medio e ritrovato nei dintorni. 
Il castello ospita anche un centro di cura e addestramento dei rapaci nati e vissuti in cattività e perciò incapaci di sopravvivere in libertà. Proprio passeggiando in quest'ambiente rilassato s'incontrano le voliere con il grande gufo reale europeo 'Artù', le pojane 'Linda', 'Parsifal' e 'Regina', il barbagianni 'Semola e il piccolo falco lanario 'Tristan' e inoltre si assiste a sorprendenti dimostrazioni di volo. 
Sito internet del Castello di Vezio: http://www.castellodivezio.it/

Il falco lanario Tristan
Una delle torrette del Castello di Vezio
Proprio sotto di noi, i tetti color ocra della graziosa penisola di Varenna disegnano un allegro tappeto tra la piazzetta, il campanile e i cipressi. Per raggiungere a piedi questa perla del lago di Como si può optare per il sentiero che sbocca nelle vicinanze di Villa Monastero all'estremità sud del paese oppure per la mulattiera che scende in prossimità della stazione ferroviaria. In alternativa si percorre il facile tracciato ombreggiato fino all'orrido di Perledo dove godere d'estate della frescura delle acque gelide del fiume Esino, per poi risalire sino al parcheggio del paese dal quale riprendere l'auto. 

Splendida veduta di Varenna dal Castello di Vezio
Il tratto più fascinoso e romantico di Varenna inizia dall'imbarcadero dove partono i traghetti per l'elegante Menaggio e la lunga penisola Bellagio. Da qui si prosegue sulla passerella pedonale, agganciata alla roccia dura e a sbalzo sull'acqua, raggiungendo il piccolo porticciolo dove qualche barchetta attende paziente di prendere il largo. Case dai caldi colori pastello si specchiano sulla superficie increspata del lago e di tanto in tanto schiudono le mura per consentire a qualche instancabile turista d'inerpicarsi tra le ripide e strette scalinate che nascondono graziose botteghe d'artigianato.

Orrido di Perledo sul fiume Esino
Gustatevi gli scorci del pittoresco borgo lacustre di Varenna






Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

Nessun commento:

Posta un commento