venerdì 13 giugno 2014

Panorami da sogno dal Monte Padrio


Scorcio montano
Giugno, sabato mattina, cielo sereno, il meteo prevede 32 gradi in pianura di un caldo umido e afoso, che si fa? Questa è una di quelle giornate da 'sfruttare', così la vedo io. Sarebbe un delitto trascorrerla a casa o peggio ancora nella finta aria condizionata dei supermercati. Bisogna fare qualcosa che piace, che lasci dei ricordi, delle belle fotografie e delle meravigliose sensazioni ma l'importante è viverla nella natura insieme alle persone (o agli animali) che ci fanno star bene. C'è chi va in spiaggia, chi al lago o in collina, in moto o in bicicletta...noi abbiamo scelto la montagna. E' il periodo migliore per camminare, l'aria è fresca per merito della neve ancora abbondante sulle cime, i turisti non sono molti e il sottobosco si risveglia regalandoci il blu delle genzianelle, l'azzurro dei 'non ti scordar di me', il bianco dei crochi e il verde chiaro delle tenere foglie del mirtillo. 
La meta di giornata è il Monte Padrio, un dolce promontorio ricoperto di pascoli a quota 2153 metri posto sul confine tra la Valtellina e la Valle Camonica


La cima del Monte Padrio e sullo sfondo magnifiche vette innevate
Alvin, come noi si gode il panorama dal monte Padrio...Kira invece non si ferma un momento
Dal Passo dell'Aprica a 1176 metri di altezza, imbocchiamo la strada stretta, scandita da curve a gomito che conduce al Passo del Mortirolo, celebre valico alpino reso famoso per le imprese dei corridori al Giro d'Italia. Qui nel 1994 l'emergente Marco Pantani attaccò Indurain e Berzin e nel più recente 2006 un agguerrito Gilberto Simoni riuscì a tenere la ruota della maglia rosa Ivan Basso, impresa che Basso replicò nel 2010. 
Oggi però non abbiamo con noi le biciclette ma i nostri due fedeli quattro zampe: Alvin e Kira e insieme a loro vogliamo affrontare una facile camminata nella rinfrescante pineta sopra la vallata di Trivigno (1800 metri) a 12 chilometri circa dall'Aprica. Raggiunta la bianca chiesetta all'inizio del monte parcheggiamo l'auto e ci inoltriamo su un largo sentiero seguendo le indicazioni per il Monte Padrio. Il percorso da prima si snoda nel bosco senza particolari salite poi, una volta raggiunti i pascoli dove solo il tintinnare delle campanelle al collo delle pecore rompe il silenzio della natura, si inerpica con pendenze elevate sui fianchi del Padrio. Il piccolo sforzo tuttavia, vale il panorama che si ammirare dalla cima e che spazia a 360° tutto intorno in noi: dalla media all'alta Valtellina, dalla Val Poschiavo alla Valle Camonica, dall'Aprica alle montagne che circondano il Mortirolo. 
In poco più di un'ora e mezza di cammino si raggiunge questa meraviglia, stupenda anche d'inverno da affrontare con le ciaspole, quando tutto si confonde sotto la bianca coltre della neve.

Godetevi il magnifico panorama dal Monte Padrio


Veduta sulla svizzera Val Poschiavo e l'omonimo lago
Sulla sinistra la conca dell'Aprica, a destra i monti di Trivigno mentre sullo sfondo la media Valtellina
Scorcio sulla Valle Camonica
I monti che conducono al Mortirolo e sulla sinistra l'alta Valtellina 
Consiglio: vale la pena al ritorno concedersi una sosta golosa al Ristoro Pian di Gembro dove gustare una bibita ghiacciata accompagnata da una squisita fetta di torta al mirtillo oppure, per cena, una delle specialità valtellinesi. Se poi non siete ancora stanchi potete scoprire la Riserva Naturale Pian di Gembro il cui tracciato pianeggiante è adatto anche ai più piccoli.

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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