lunedì 14 aprile 2014

Villa Carlotta: scatti dal Lago di Como


Con i suoi 70000 metri quadri visitabili fra giardini e strutture museali, Villa Carlotta rappresenta la cornice ideale per trascorrere un pomeriggio primaverile all'insegna di arte e natura.

Ingresso ai giardini di Villa Carlotta

Il marchese Giorgio Clerici nel 1600 fece realizzare quest'angolo di paradiso immerso nel verde costellato da statue e fontane. Bisogna però attendere fino agli inizi del 1800 per assistere al massimo splendore del luogo grazie al volere dell'allora proprietario Gian Battista Sommariva che trasformò il giardino in un parco romantico e impreziosì gli interni con i capolavori di Canova, Thorvalddsen e Hayez.
Alla metà del XIX secolo il complesso venne donato dalla principessa Marianna di Nassau alla figlia Carlotta come regalo di nozze con Giorgio II, Duca di Saxe-Meiningen il quale, da appassionato botanico, sviluppò ancor di più l'architettura del vastissimo parco. Grazie al favoloso clima e alle caratteristiche del terreno, in primavera si può ammirare la splendida fioritura delle oltre 150 varietà di rododendri e azalee che dipingono il paesaggio con macchie di colori pastello dalle tonalità che spaziano dal bianco al rosso.  
Nel giardino all'italiana si può percorrere un labirinto di alte siepi, trovare refrigerio nella grande fontana e passeggiare all'ombra dei profumati pergolati d'agrumi. Nel giardino roccioso dove i fiori s'incastonano fra i sassi formando mosaici unici, si scattano fotografie meravigliose mentre nella verdissima e umida valle delle felci attraversata da un allegro ruscelletto, sembra di essere degli avventurieri. L'area dedicata agli alti bambù dal tronco liscio, flessuoso ma incredibilmente resistente è abbellita da cascatelle e ponticelli e l'atmosfera che si respira è quella del Giappone. La torretta nella parte più vecchia del giardino pare un piccolo avamposto militare inondato dal sole; da qui una collinetta dal fitto manto erboso svanisce al cospetto di possenti platani che dall'alto delle loro cime sembrano controllare i sudditi fatti di palme, fiori e arbusti. Dimenticavo, c'è anche un piccolo Museo degli attrezzi agricoli, ospitato nella struttura di legno della limonaia, che raccoglie gli strumenti un tempo utilizzati dai giardinieri della Villa.
Grandi e piccini non si annoieranno di certo in questo parco meraviglioso e quando sarete stanchi di camminare potrete sedervi su una delle comode panchine o sdraiarvi sull'erba dell'altrettanto incantevole area picnic.

Bellagio compare tra il verde di Villa Carlotta
La sagoma bianca di Villa Melzi a Bellagio
Cigni innamorati
Sogno di fiori e fili d'erba
Intrappolata nei Bambù
Cascatella nel Giardino dei Bambù
Ruscelletto nel Giardino dei Bambù
All'interno del Museo degli Attrezzi agricoli
Pergolato di Agrumi
Dai giardini si entra nella villa che pare un prolungamento del parco e dove la statua di Marte e Venere ci accoglie nel grande Salone d'ingresso. Qui s'inizia la scoperta della magnifiche stanze, arredate con mobili e oggetti d'epoca, fra cui la 'Sala di amore e psiche' con la copia della scultura del Canova, la 'Sala di Romeo e Giulietta' col dipinto ispirato alla celebre tragedia shakesperiana, la 'Sala dei Gessi' e la 'sala Napoleonica'. Si passa poi al secondo piano, salendo l'ampia scalone o con il più comodo ascensore, dove un lungo corridoio detto 'Galleria' percorre tutto l'edificio. Su di esso affacciano la 'camera di Carlotta', il 'Salotto Rosso' e il 'Salotto impero', la 'Sala dell'arazzo', la 'Sala da pranzo' e lo 'Studio di Giorgio II. Il pezzo forte del piano tuttavia, è a mio parere il balcone dal quale si godono vedute mozzafiato sul giardino sottostante e il romantico lago di Como con la stretta penisola di Bellagio i cui fianchi aspri della montagna degradano via via dolcemente fino al paese. 

Statua di Marte e Venere nel salone d'ingresso di Villa Carlotta

E' molto piacevole crogiolarsi al primo sole primaverile, bearsi dell'incredibile paesaggio che solo il lago di Como può regalare, incastonato com'è fra le montagne le cui vette sassose decrescono in dolci terrazzamenti dove germogliano alberi d'ulivo e di limone, per poi allungarsi su strette insenature sabbiose perfetto rifugio per i vacanzieri. Ogni paese qui custodisce angoli nascosti, caratteristici, lontani dalle orde dei turisti che li invadono sia per le bellezze naturali che per le ville dei famosi attori americani. Tremezzo, che ospita villa Carlotta, è un piccolo gioiello abbarbicato sulla roccia dura; i suoi vicoli stretti e ripidi si fanno spazio fra le pareti delle case che sembrano caderti addosso a ogni passo. Pian piano si esce dal cuore del borgo ritrovandosi avvolti dalla vegetazione che ci accompagna fino alla vecchia torre e al terrazzo panoramico dal quale si vedono i giardini e le piscine delle abitazioni sottostanti: la vista ovviamente è splendida e indimenticabile. La primavera è il periodo perfetto per una gita fuoriporta; in alto ormai la neve è troppo morbida per sciare ma nel fondovalle la temperatura è perfetta per camminare o sedersi al tavolino esterno di un bar sorseggiando una bibita fresca. Ed è proprio quello che ci aspetta dopo la salita fino al torrione e il vagabondare fra i gioielli di Tremezzo. Potessi fermare il tempo lo bloccherei proprio in questo istante per poter godere all'infinito dell'irrinunciabile benessere che solo giornate così sanno regalare.  

La torre di Tremezzo
Per i vicoli di Tremezzo
Chiesa di San Lorenzo a Tremezzo

Grazie a tutti coloro che hanno visitato il mio blog e hanno condiviso questo post. 
Un caloroso saluto da Amare, Viaggiare, Scrivere.

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